martedì 31 marzo 2015

Solo una torta alle pere e ricotta.Il mio contributo per celebrare la Giornata dei dolci da credenza.

Quando la pera incontrò la ricotta nacque un soffice cuscino.
Ecco perchè soltanto una torta semplice di pere e ricotta; a volte ci sentiamo stanchi, a volte sentiamo il bisogno di calore; di sprofondare nella pace più dolce, di mettere a tacere i rumori di fondo del mondo attorno a noi e anche quelli assordanti del mondo dentro noi.
A volte, senza tristezza nè dolore alcuno, vogliamo soltanto vedere e gustare il lato  semplice della vita e restare fermi senza sentirsi pigri, sentirsi vivi anche nella pausa.

Con queste parole un paio d'anni fa pubblicavo la ricetta di questa semplicissima torta da credenza senza sapere che oggi questo delicato comfort food sarebbe stato il mio contributo alla Giornata dei Dolci da Credenza per i Calendario del Cibo Italiano.
Senza neppure immaginare che avrei ripubblicato indossando esattamente lo stesso stato d'animo d'allora.La vita nella sua essenza mi stupisce sempre; con la sua capacità di essere sempre un paio di passi avanti a me, incurante del fatto che vivendola sia proprio io a legittimarla, semplicemente mi precede, a volte se ne frega e altre mi aspetta.

giovedì 26 marzo 2015

Pensando ai Paesi Baschi,ovvero tartellete brisèè al timo e miele di cardo con mousse al formaggio di capra,peperoni in agrodolce e uovo di quaglia






I luoghi non si posseggono, fortunatamente, come molte delle cose che realmente 
contano nella vita, si sottraggono all'assurda logica dell'essere umano che si vede padrone di tutto.
Per quanto ostinatamente ci convinciamo che un posto sia in qualche modo nostro questa certezza ,in realtà, è solo un'illusione. 
Eppure più volte mi sono scoperta a pensare che le persone potessero appartenere ai luoghi, questo si, lo credo possibile. 
Io sento di appartenere ai Paesi Baschi spagnoli.
La loro natura, la loro storia, la gente, il cibo mi hanno portato lì una prima volta e poi mi hanno "costretto" a tornare...e tornare.
Ho viaggiato ed amo viaggiare, non credo che sarei la persona che sono oggi se non avessi avuto la possibilità di farlo; nei miei viaggi ho avuto il privilegio di vedere l'incanto del mondo e della natura, i Paesi Baschi, nonostante il loro fascino, non sono forse il posto più bello che io abbia mai visto ma sono con sicurezza l'unico posto in cui ho sentito che potrei vivere, l' unico a suscitarmi il desiderio di fermarmi.
Quando ho scoperto quale era la sfida di questo mese il pensiero è corso immediatamente là, tra le stradine dei paesini, nell'acqua fredda dell'oceano, in piedi ai banconi dei locali, spesso piccoli e affollati, in cui si ride, si parla e si beve senza badare al tempo che passa. 
Ho sentito subito in bacca i sapori che tanto mi hanno stregato dei pintxos, piccoli capolavori della cucina locale, piccole meraviglie che solo l'incontro tra la
sensibilità, l'estro del uomo e una natura incredibilmente generosa può generare.
Non saprei dire perchè ma non avrei potuto realizzare nient'altro che questa ricetta; vorrei essere certa di aver valorizzato al meglio la pasta brisèè di Michel Roux ed al tempo stesso di aver reso omaggio ad una terra che mi possiede, so di averci provato con grande amore.
A Flavia non posso far altro che porgere mille ringraziamenti per aver scelto questa ricetta e avermi dato la possibilità di viaggiare anche stando semplicemente con le mani in pasta.